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    Le Balaustre Garda all’Allianz Cloud di Milano

    Le Balaustre Garda all’Allianz Cloud di Milano

    Le Balaustre Garda all’Allianz Cloud di Milano

    ALL’ALLIANZ CLOUD DI MILANO (EX PALALIDO) LE BALAUSTRE GARDA DI ALUVETRO DANNO SICUREZZA E VISIBILITÀ.

    Si chiama “Allianz Cloud “ per richiamare la forma di nuvola il Palalido in piazzale Stuparic: il gruppo assicurativo e finanziario si è infatti aggiudicato i diritti di naming e sponsorizzazione per cinque anni dall’inaugurazione.

    Il Palalido, pensato come un impianto contemporaneo ed efficiente che si basa su criteri di accessibilità universale, non solo per gli spettatori, ma anche per gli atleti con disabilità, è riaperto da metà di giugno del 2019 dopo lavori di ristrutturazione che hanno consentito di ricostruire un pezzo di storia dello sport cittadino.

    Il palazzetto fu inaugurato il dicembre del 1961 a Milano e utilizzato per varie discipline fra cui pallavolo, pugilato e pallacanestro. La sua sospensione risale al 2010, perché l’impianto complessivo non era più a norma. Nel 2012 viene demolito.

    IL PROGETTO
    Il progetto ha previsto il rifacimento della copertura e l’aumento di capienza dell’ex Palalido (variabile da 5.056 a 5.318 spettatori a seconda della configurazione delle tribune smontabili) oltre alla realizzazione degli impianti meccanici, di trattamento aria, idrotermosanitari, antincendio e relativi impianti elettrici, unitamente alla sistemazione dell’area esterna.
    I lavori sono stati portati a termine da Kostruttiva scpa e Sicrea Group di Reggio Emilia. Ospiterà un ampio ventaglio di attività anche extra sportive, come concerti, fiere, conferenze, manifestazioni e convention. Al centro, rimarrà la vocazione sportiva del Palalido.

    AL PALALIDO LE BALAUSTRE GARDA DI ALUVETRO: LA SCELTA IDEALE PER SICUREZZA E VISIBILITÀ.

    Garda è la linea di parapetti per esterni e per interni che offre massima trasparenza e un’altissima resistenza senza ostacolare la vista: questa caratteristica li rende la scelta ideale per l’installazione negli stadi e nei centri sportivi, in cui sicurezza e visibilità sono fondamentali.

    Le Balaustre Garda utilizzate per delimitare gli anelli degli spalti nel progetto del nuovo Palalido di Milano differiscono per la tipologia di fissaggio in base alla posizione: in particolare sono state adottate Garda FS 300 e Garda SP 300, (fissate a pavimento o lateralmente su cordolo in calcestruzzo) con corrimano in allumino Mini, in riferimento alla norma per gli impianti sportivi prescritta in questo progetto che ne prevede l’utilizzo sui bordi orizzontali e verticali.

    In linea generale, la scelta della soluzione ideale avviene in funzione di alcune variabili quali sistema di fissaggio, carico di progetto, rispetto delle normative, smaltimento dell’acqua, tipologia di vetro, carter di copertura, personalizzazioni: per il progetto del Palalido un’attenta consulenza tecnico professionale ha permesso di valutare ogni aspetto utile al progetto e soprattutto la scelta corretta per una destinazione d’uso così particolare per sollecitazioni e spinte possibili.

    La collaborazione si è svolta dall’analisi preventiva del progetto per riadattare la scelta dei materiali secondo agli ultimi aggiornamenti normativi che hanno reso obsolete le indicazioni dei parapetti previste a capitolato.

    A seguire: bozze e studio di fattibilità, adeguamenti normativi, verifiche statiche relative ai vari nodi di fissaggio, progetto esecutivo con scelta della soluzione da adottare, verifiche in loco e collaudo con Istituto Giordano prima della posa e della produzione del sistema balaustra, per concludere con la direzione tecnica delle attività di posa.

    Il sistema utilizzato e installato monta vetri trattati termicamente e stratificati con intercalari rigidi che oltre ad ottemperare alle scelte normative garantiscono maggiore sicurezza agli spettatori.

    I TEST
    I tecnici dell’Istituto Giordano hanno eseguito test di collaudo preventivo con prove di spinta per verifiche di tenuta e spostamento.
    Il carico di progetto pari a 300 kg/m è incrementato del coefficiente di sicurezza previsto dalla normativa, per un totale di 450 kg/m : i valori raggiunti durante la prova, particolarmente rilevanti, hanno raggiunto valori di spinta pari a 900 kg/m andando ben oltre i limiti previsti dalla normativa.